Il progetto che vede coinvolta la Fondazione THEVENIN onlus, unitamente all’Associazione Pronto Donna – Centro Antiviolenza, prevede un co-housing riservato alle ragazze neo maggiorenni che escono dalla Comunità Educativa Edelweiss di CASA THEVENIN, alle ragazze che escono dall’appartamento semi-autonomo SHALOM (attiguo a CASA THEVENIN) e dai percorsi di violenza “costruiti” dall’Associazione PRONTO DONNA, grazie al prezioso e determinante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Un co-housing dove le ragazze/donne completano (o continuano, perché alcune sono già autonome) un percorso di reinserimento sociale a tutto tondo, avendo la certezza e la consapevolezza di poter disporre di un appartamento dove curare se stesse ed eventuali figli, un insieme (appunto co-housing) di situazioni che andranno via via definendosi, attraverso altresì il controllo di personale specializzato che continuerà comunque a monitorare le varie situazioni. Un sistema, attraverso la rete, che possa garantire una seconda opportunità a donne che hanno attraversato un momento difficile della loro vita, di contro, devono altresì mostrare interesse, per uscire fuori dal co-housing e sentirsi autonome al 100% nel più breve tempo possibile.

FINALITA’ : I bisogni sono sempre più chiari e tangibili. Le normative vigenti non permettono la prosecuzione del totale reinserimento nella vita sociale delle ragazze presenti nelle Comunità, il giorno dopo il compimento del 18esimo anno di età (data di fuoriuscita appunto dalla Comunità stessa) infatti, difficilmente possiamo far fronte al tema della casa, dell’autonomia abitativa. Una casa, che dobbiamo poter garantire anche a quelle donne, vittime di violenza che non possono e non vogliono fare rientro nella famiglia dove vivevano con il partner, e magari non possono permettersi, almeno inizialmente, una casa autonoma, con le spese che oggi attanagliano ogni famiglia. Un bisogno contingente che le due realtà coinvolte nel progetto (CASA THEVENIN ed ASSOCIAZIONE PRONTO DONNA) già in questo momento si trovano a fronteggiare attraverso CASA ROSA e le varie case rifugio.

UTENZA ed OBIETTIVI:

  • realizzare azioni e servizi di supporto all’abitare, funzionale alla promozione della maggiore autonomia abitativa e della qualità della vita delle persone coinvolte.
  • favorire lo sviluppo di legami sociali (con l’intento di creare e/o arricchire comunità coese, dinamiche, solidali e creative).
  • diffondere esperienze di abitare collaborativo, coabitazione, condivisione di spazi e servizi, anche in linea con le logiche della sharing economy.
  • dare un supporto alle istituzioni del territorio fronteggiando un tema molto caro, delle abitazioni, spesso vuote, che difficilmente possono essere assegnate a persone senza alcuna (o pochissima) disponibilità economica.

L’attesa è quella di formare nuclei familiari autonomi, attraverso un percorso condiviso che possa, nel tempo rilevarsi fondamentale per il pericolo del rientro nelle famiglie di origine per tutte quelle donne, vittime di violenza, di abusi, o comunque che provengono da situazioni di assoluto disagio familiare (addirittura laddove la famiglia non c’è).

Nello specifico l’appartamento è ubicato in piazza San Domenico è composta da un’ampia cucina, 2 bagni, 3 camere e un soggiorno.

MODALITA’ DI ACCESSO:

La fondazione offre alloggio e utenze per cui è previsto un compenso a carico della donna e/o del servizio competente.

Non sono compresi vitto, vestiario e servizi accessori.

Il periodo di permanenza sarà concordato con il servizio tenendo conto delle caratteristiche e bisogni della donna e/o del nucleo.

All’ingresso l’ospite dovrà firmare il regolamento per la permanenza.

Eventuali danni arrecati a danno della casa saranno addebitati al responsabile.