STRUTTURA DI SECONDA ACCOGLIENZA (CASA ROSA): struttura per donne con o senza figli che garantisce l’accoglienza sulla base di un progetto assistenziale predisposto e condiviso con il servizio sociale professionale competente. L’inserimento favorisce il reinserimento sociale e lavorativo per donne che si apprestano a concludere un percorso di fuoriuscita dalla violenza e la definitiva riconquista di autonomia abitativa ed economica.

Casistica presa in carico

1. DONNA CON RESIDENZA

  • Si attiva il Servizio Sociale referente del Comune di residenza (fa fede l’ultima residenza attiva).
  • Se è residente in altri Comuni della Provincia di Arezzo o fuori dal territorio della Provincia di Arezzo, si attivano i Servizi Sociali del Comune dove si è verificata l’emergenza. Il Comune di residenza deve essere informato, sostenendo i costi del progetto attivato a fronte dell’emergenza. La presa in carico è garantita nell’ambito dell’équipe costituita presso il Consultorio.

2. DONNA APOLIDE

  • con minore o in tutti i casi previsti dalla L.R. 41/2005 (donne con lo status di rifugiati politici, donne in gravidanza e/o con bambini fino a 6 mesi) si attiva il Servizio Sociale del Comune dove si è verificato il fatto.
  • senza minori e non ci sono i presupposti previsti dalla L.R. 41/2005, occorre verificare i presupposti di cui all’art. 18 bis (persone con permesso di soggiorno per le vittime di violenza domestica) del D.L. 25 luglio 1998, n. 286 recante “Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”. La presa in carico è garantita dal Centro Antiviolenza della Provincia di Arezzo.